Medico italiano. Fu famoso insegnante di medicina a Bologna,
medico personale di papi e di principi, fondatore della prima scuola in cui lo
studio dell'anatomia venisse effettuato attraverso la dissezione di cadaveri.
Tradusse Aristotele e Ippocrate, del cui metodo fu seguace e vivace
propugnatore; difese l'autonomia della medicina dalla filosofia e da qualsiasi
influenza trascendentale, nella persuasione che essa si dovesse basare solo
sulla ragione e sull'osservazione. Iniziatore di quel particolare genere di
letteratura medica che raccoglie consulti intorno a particolari casi clinici (i
cosiddetti
Consilia),
A. fu autore del trattato
Della
conservazione della salute, che contiene ottimi consigli igienici e che
rappresenta uno dei testi medici più antichi in volgare (Firenze 1215 o
1223 - Bologna 1295).